RI.PLA.ID. PROJECT
The RI.PLA.ID. research project is divided into various phases. It is based on the processing via catalytic pyrolysis of non-convertible plastic materials coming from industrial processing waste.
The production cycle is operated through a plant capable of processing 5,000 tonnes of material per year (equal to over 600 kg/h) to generate approx. 5 million liters of fuel (approx. 76% of liquid fuel + 19% of process gas + 5% carbon char).
ENERGY CONSUMPTION VALUES
The mean energy consumption of the plant in converting 100 kg of plastic equals 95 KWh, as follows:
The plant consumes approx. 0.22 kg of diesel-equivalent fuel for the production of the electric power required to function (auto-consumption) for every kg of oil produced, thereby ensuring good energy performance.
The Secondary Raw Material used to feed the process is obtained according to severe specifications imposed to define the conformity characteristics in compliance with the regulations in force. The materials compatible with this technology are plastic materials featuring a very low apparent density, that may fall into various product categories and come in various forms.
HDPE
cavi, flaconi detersivo, bottiglie per latte, taniche per combustibile, mobili, tubi per gas e acqua, tappi di bottiglia, etc.
LDPE
vaschette, contenitori per cibo, parti di computer, imballaggi, etc.
PP
pellicole e film per imballaggi, custodie per CD, tubi per gas e acqua, rivestimento cavi, etc.
PS
imballaggi, pannelli isolanti, contenitori per cibo, etc.
VANTAGGI
In funzione dello stato fisico della materia plastica, al fine di ottenere una omogeneità in grado di consentire la costante alimentazione alle successive fasi, si rende necessario un pretrattamento diversificato. A seguito di questo, gli scarti plastici vengono miscelati con un catalizzatore e il tutto è dosato per alimentare le successive macchine operatrici (estrusori) in cui si riscalda la plastica portandola allo stato viscoso.
Passaggio successivo è il cracking che avviene in una torre di reazione dove la temperatura della miscela plastica viene ulteriormente incrementata fino a generare il vapore idrocarburico. Il vapore, attraverso il passaggio in una serie di condensatori e di separatori, condensa venendo così a costituire il prodotto finale. L’olio combustibile ottenuto viene successivamente inviato in un serbatoio intermedio per l’effettuazione delle analisi qualitative e quantitative ed infine pompato verso i serbatoi di stoccaggio finale. I gas incondensabili vengono inviati ad un sistema di recupero per produrre energia elettrica e calore, entrambi riutilizzabili direttamente all’interno del processo.
Il Progetto RI.PLA.ID. non solo rappresenta un modo per impiegare scarti plastici che andrebbero, altrimenti, ad accumularsi in discarica con le ovvie conseguenti problematiche ambientali e gli oneri di smaltimento, ma permette di produrre combustibile liquido di ottima qualità.
L’impianto consente quindi di convertire il problema dello smaltimento del materiale plastico e dei sottoprodotti di lavorazione della plastica in una opportunità avente un significativo valore ambientale e un generale recupero economico.
Gli indici macroeconomici relativi a RI.PLA.ID. evidenziano un investimento estremamente attrattivo, caratterizzato da un periodo di ritorno molto breve e da un importante valore dell’indice di rendimento.
STORIA AVANZAMENTO LAVORI
Il progetto Ri.pla.id avanza ed è attualmente possibile vedere alcune parti dell’impianto in costruzione. Sono riconoscibili: l’estrusore di testa all’impianto, il gruppo di pirolisi con il reattore ed i miscelatori, sullo sfondo la trincea dove è già stato installato il nastro per l’estrazione del char, all’esterno si vedono le varie nuove piattaforme in cemento destinate ad accogliere: i serbatoi esterni del gasolio, la torcia di dissipazione per i gas incondensabili, gli aerotermi per il raffreddamento degli impianti, le cabine di trasformazione di MT e la testata con il gruppo motorizzazione del nastro estrattore.