Secondo una recente analisi pubblicata dall’Università di Aelen (Germania), i progressi tecnologici hanno portato ad una marcata riduzione della vita dei prodotti: dal 1998 ad oggi è stato calcolato che la vita media di molti elettrodomestici si è dimezzata, passando da 12 ad appena 6 anni (e 3 anni per i prodotti più economici). Inoltre, la ricerca ha sottolineato che oggi molti prodotti vengono realizzati con componenti elettriche che non possono sopravvivere oltre il periodo di garanzia (due anni), aumentando di conseguenza il numero di rifiuti. Al fine di limitare il fenomeno dell’“obsolescenza programmata”, la Francia sta valutando di introdurre nelle etichette dei beni di consumo un “indice durée de vie”, ossia l’indice della durata di vita. Presenterà una scala da 1 a 10 per i prodotti elettrici ed elettronici che si riferirà ad una serie di caratteristiche quali la durabilità, la robustezza o la riparabilità del prodotto. Questo sistema sarebbe dapprima volontario, per poi divenire obbligatorio dopo il 1° gennaio 2020, e sarebbe supportato anche da un programma di leve fiscali – come un’IVA ridotta – per incoraggiare lo sviluppo di una catena di riparazione dei prodotti.